Bodycam: Realismo Grezzo in un FPS Unico
Abbiamo provato l'Early Access di questo shooter in prima persona davvero particolare, ma ancora molto spigoloso.
L'influenza di un video
È sorprendente quanto un semplice video possa influenzare il mercato videoludico. Il gameplay trailer di Unrecord, un FPS single player con grafica fotorealistica e visuale bodycam, ha fatto scalpore, ispirando sia mod per giochi esistenti che un vero e proprio sparatutto basato su Unreal Engine 5. Nasce così Bodycam, un titolo sviluppato da due giovani fratelli, ora disponibile in Early Access su Steam.
Un FPS diverso dal solito
Bodycam è uno sparatutto in prima persona che punta al realismo estremo. A differenza di altri FPS, è esclusivamente votato alla competizione online e si distingue per un sistema di mira unico. Il mirino è assente e il movimento del mouse orienta l'arma verso diverse porzioni dello schermo. Tenendo premuto il tasto destro si passa alla modalità iron sight, per una mira più precisa.
Un nuovo approccio al combattimento
Il movimento del protagonista è pesante e il passaggio alla modalità mira richiede un istante. Per vincere, bisogna aggirarsi con cautela e imparare a colpire senza mirare. Un singolo proiettile può mettere fuori gioco il bersaglio che spesso rimane a terra agonizzante. La semplicità nell'eliminare nemici rende meno marcate le differenze tra le armi, anche se la gittata varia tra shotgun e fucili d'assalto. Dopo qualche partita, il sistema di mira diventa naturale e divertente.
Il ciclo giorno/notte
Il ciclo giorno/notte influisce notevolmente sull'esperienza. Di notte, intere aree sono avvolte dall'oscurità, e l'unico modo per vedere chiaramente è accendere la torcia. Questo aumenta la tensione, poiché nelle zone buie potrebbe nascondersi un nemico con il dito sul grilletto.
La meccanica del drone
Una meccanica meno convincente è quella del drone nelle modalità senza respawn. I giocatori caduti controllano un drone con la torcia e visore notturno, ma senza un sistema di ping, l'idea funziona solo per chi comunica tramite chat vocale. Tentativi di usare la torcia come segnale visivo non sono efficaci.
Problemi di bilanciamento
Bodycam offre tre modalità di gioco per un massimo di dieci giocatori: Body Bomb, Team Deathmatch e Deathmatch. Body Bomb è una serie di round in cui una squadra deve posizionare una bomba, mentre l'altra deve disinnescarla. Il Team Deathmatch è una partita alla meglio di 10 round senza respawn, spesso trasformata in una lunga caccia all'ultimo uomo. Il Deathmatch è un tutti contro tutti caotico. Il bilanciamento è problematico: le mappe variano troppo in estensione, rendendo alcune meno piacevoli da giocare.
La ricerca di partite
Partecipare ai match è complicato: non ci sono server ufficiali se si deve affidarsi a una schermata di ricerca. Questo sistema può interrompere bruscamente le sessioni e creare squilibri nelle squadre. Giocare a Bodycam richiede pazienza e potrebbe essere difficile trovare un match nella modalità desiderata.
Personalizzazione limitata
Esiste un sistema per personalizzare le mimetiche delle armi e gli indumenti del personaggio, ma è una funzione abbozzata con un menu poco intuitivo. Elementi estetici che non siano neri possono rendere più visibile il soldato, compromettendo la giocabilità.
Unreal Engine 5: grafica e prestazioni
Nonostante sia una produzione indie, Bodycam sfrutta bene l'Unreal Engine 5. Il comparto grafico è realistico e le prestazioni sono generalmente buone, con qualche oscillazione del frame rate in specifici momenti. Problemi di gestione della telecamera emergono in situazioni particolari, ma la prima build dell'Early Access è promettente e miglioramenti sono previsti con future patch, inclusa l'introduzione del supporto al DLSS.
Futuri aggiornamenti
Tra i piani dei fratelli sviluppatori vi è l'introduzione di una modalità PvE e a base di zombi, che potrebbe arricchire l'esperienza di gioco. L'ottimizzazione e nuovi contenuti post-lancio promettono un futuro interessante per Bodycam.
Abbiamo provato l'Early Access di questo shooter in prima persona davvero particolare, ma ancora molto spigoloso.
L'influenza di un video
È sorprendente quanto un semplice video possa influenzare il mercato videoludico. Il gameplay trailer di Unrecord, un FPS single player con grafica fotorealistica e visuale bodycam, ha fatto scalpore, ispirando sia mod per giochi esistenti che un vero e proprio sparatutto basato su Unreal Engine 5. Nasce così Bodycam, un titolo sviluppato da due giovani fratelli, ora disponibile in Early Access su Steam.
Un FPS diverso dal solito
Bodycam è uno sparatutto in prima persona che punta al realismo estremo. A differenza di altri FPS, è esclusivamente votato alla competizione online e si distingue per un sistema di mira unico. Il mirino è assente e il movimento del mouse orienta l'arma verso diverse porzioni dello schermo. Tenendo premuto il tasto destro si passa alla modalità iron sight, per una mira più precisa.
Un nuovo approccio al combattimento
Il movimento del protagonista è pesante e il passaggio alla modalità mira richiede un istante. Per vincere, bisogna aggirarsi con cautela e imparare a colpire senza mirare. Un singolo proiettile può mettere fuori gioco il bersaglio che spesso rimane a terra agonizzante. La semplicità nell'eliminare nemici rende meno marcate le differenze tra le armi, anche se la gittata varia tra shotgun e fucili d'assalto. Dopo qualche partita, il sistema di mira diventa naturale e divertente.
Il ciclo giorno/notte
Il ciclo giorno/notte influisce notevolmente sull'esperienza. Di notte, intere aree sono avvolte dall'oscurità, e l'unico modo per vedere chiaramente è accendere la torcia. Questo aumenta la tensione, poiché nelle zone buie potrebbe nascondersi un nemico con il dito sul grilletto.
La meccanica del drone
Una meccanica meno convincente è quella del drone nelle modalità senza respawn. I giocatori caduti controllano un drone con la torcia e visore notturno, ma senza un sistema di ping, l'idea funziona solo per chi comunica tramite chat vocale. Tentativi di usare la torcia come segnale visivo non sono efficaci.
Problemi di bilanciamento
Bodycam offre tre modalità di gioco per un massimo di dieci giocatori: Body Bomb, Team Deathmatch e Deathmatch. Body Bomb è una serie di round in cui una squadra deve posizionare una bomba, mentre l'altra deve disinnescarla. Il Team Deathmatch è una partita alla meglio di 10 round senza respawn, spesso trasformata in una lunga caccia all'ultimo uomo. Il Deathmatch è un tutti contro tutti caotico. Il bilanciamento è problematico: le mappe variano troppo in estensione, rendendo alcune meno piacevoli da giocare.
La ricerca di partite
Partecipare ai match è complicato: non ci sono server ufficiali se si deve affidarsi a una schermata di ricerca. Questo sistema può interrompere bruscamente le sessioni e creare squilibri nelle squadre. Giocare a Bodycam richiede pazienza e potrebbe essere difficile trovare un match nella modalità desiderata.
Personalizzazione limitata
Esiste un sistema per personalizzare le mimetiche delle armi e gli indumenti del personaggio, ma è una funzione abbozzata con un menu poco intuitivo. Elementi estetici che non siano neri possono rendere più visibile il soldato, compromettendo la giocabilità.
Unreal Engine 5: grafica e prestazioni
Nonostante sia una produzione indie, Bodycam sfrutta bene l'Unreal Engine 5. Il comparto grafico è realistico e le prestazioni sono generalmente buone, con qualche oscillazione del frame rate in specifici momenti. Problemi di gestione della telecamera emergono in situazioni particolari, ma la prima build dell'Early Access è promettente e miglioramenti sono previsti con future patch, inclusa l'introduzione del supporto al DLSS.
Futuri aggiornamenti
Tra i piani dei fratelli sviluppatori vi è l'introduzione di una modalità PvE e a base di zombi, che potrebbe arricchire l'esperienza di gioco. L'ottimizzazione e nuovi contenuti post-lancio promettono un futuro interessante per Bodycam.