Minori sui social non controllati quali sono le conseguenze
Quante volte vi capita di vedere al ristorante un bambino di 5/6 anni al tavolo vicino con in mano un Tablet, o un bambino di 4 chiedere alla madre il telefono per giocare? Che male ci sarà direte voi? Il problema è che ormai il tablet
o il cellulare hanno preso il posto di un giocattolo, vengono dati ai bambini per farli stare buoni e spesso non vengono neanche controllati. C’è un motivo se esiste un limite di età per navigare sui social o in internet (in Italia 14 e nel resto del mondo 13) anche se forse sarebbe il caso di alzarlo di un po’ per tutti i problemi che il web può causare a un bambino o a un ragazzo in via di sviluppo. Ma vediamo perché
Molti ragazzi iniziano ad utilizzare il cellulare o il computer o in generale i dispositivi elettronici sin da piccoli, e fino a che si limitano a dei giochi innocui come vestire le principesse o “Dov’è la mia acqua?” non è un problema. Il problema è quando i bambini entrano in contatto con il mondo online, con i social network dato che spesso i genitori non li controllano ne seguono e i bambini non imparano a controllare la situazione o a controllare se stessi. La maggior parte dei bambini riceve un telefono a un età che via via è sempre più ridotta. Mia sorella ebbe il suo primo telefono a 10 anni e mia cugina a 9, e ciò costituisce un enorme problema soprattutto se non vi sono dei genitori attenti a seguire i loro figli. Purtroppo su internet si trovano adescatori, esempi sbagliati, leoni da tastiera, hacker, e potrei andare avanti per ore. Una bambina che inizia a postare su instagram spesso non sa come rispondere se un 30’enne le va a scrivere e magari non lo dice ai genitori perché non pensa sia grave, come un adolescente che già ha i suoi problemi non va a parlare ai genitori di un cyber bullo, ne tantomeno i genitori di un cyber bullo sanno che cosa faccia il loro figlio online, ma vediamo uno per uno i rischi di internet approfondendoli.
Partiamo dagli adescatori.
Su internet è pieno di persone adulte che si fingono adolescenti o giovani per adescare i bambini e rapirli o peggio. Ma che significa adescare? Adescare significa instaurare un rapporto di fiducia con una persona fingendosi qualcun altro, magari un suo coetaneo. Spesso le più bersagliate sono le bambine di 12 o 13 anni che con i social sono ancora alle prime armi. Magari conoscono il loro adescatore su app di messaggistica, e iniziano a parlargli credendolo massimo di due o tre anni più grande. Dopo qualche giorno che parlano l’adescatore proporrà un incontro alla ragazza e la ragazza accetterà pensando che a scriverle sia l’unica persona al mondo che riesca a capire i suoi problemi. Dato che la bambina è abituata nella maggior parte dei casi a uno scarso controllo da parte dei genitori riguardo l’ambito tecnologico e sociale ella acconsentirà all’incontro. Tuttavia la bambina se ne pentirà dopo aver scoperto che il suo “amico” non era chi diceva di essere e spesso, purtroppo, non viene mai raccontato dalla vittima.
Passiamo agli esempi sbagliati.
Su internet è pieno di aspiranti webstar e influencer, tra tiktok, instagram, twitch, youtube e così via… Ma dov’è il problema qua? Il problema sta nel fatto che alcuni personaggi famosi pur sapendo di avere un enorme seguito fanno sfide rischiose o video che potrebbero dare un cattivo esempio a un bambino, si guardi per esempio com’è andato il caso dei The Borderline in cui è rimasto coinvolto un bambino di 5 anni. Chiaramente questo articolo non va ad attaccare ogni singolo influencer o personaggio famoso, ma vuole attaccare quella categoria di persone che pur sapendo di essere seguita da bambini continua a fare cose pericolose o fuori luogo. Come evitarlo? Su YouTube esistono le restrizioni per bambini, applicatele per favore tramite le impostazioni in modo tale che i vostri figli possano crescere senza esempi sbagliati. L’educazione dopotutto dipende sia dai genitori che dalla scuola e in buona parte ormai anche dagli idoli dei più piccoli. Recentemente ho letto di una bambina di 10 anni che per fare una sfida su tiktok chiamata blackout nel quale doveva strozzarsi con una cintura temporaneamente è morta. Per questo un bambino a quell’età dovrebbe poter stare sul web solo se controllato.
Chi sono i leoni da tastiera? Che cos’è il cyber bullismo? Quali effetti provoca?
Partiamo con ordine per rispondere a tutte e tre le domande. I leoni da tastiera sono delle persone che si sfogano su persone che hanno incontrato online insultandole, mandando loro commenti volti a insultarli e perseguitando su ogni chat o ogni post. Insulti come “ammazzati” “chi ti vuole” “meriti di stare solo” “i tuoi genitori dovevano abortire” e potrei continuare per ore, insomma qualsiasi insulto volto a colpire nel personale un ragazzo fragile. Di solito i leoni da tastiera sono detti anche cyber bulli.
Il cyber bullismo è il bullismo che si verifica sui social e che porta gravi conseguenze come per esempio la depressione, e in molti casi, anche il suicidio. Chiaramente proprio perché si è dietro uno schermo questi insulti non dovrebbero valere niente, giusto? Sbagliato, purtroppo non è così semplice. Molti ragazzi si chiudono sui social per evitare i problemi nella vita di tutti i giorni e di conseguenza quando si ritrovano in situazioni simili a quelle che sono le loro problematiche quotidiane anche online perdono ogni speranza. Né il cyber bullo né la vittima che cede sono controllati dai genitori. Se il cyber bullo ricevesse un’educazione e un controllo così ferreo di certo non si comporterebbe così nei confronti dei malcapitati online, d’altro canto se la vittima fosse controllata dai genitori o parlasse con loro potrebbe ricevere un aiuto prima che sia troppo tardi. In generale come evitare che si creino cyber bulli? Semplice, fornire un’educazione ben precisa ai ragazzi sin dall’infanzia, il web è per tutti ovviamente ma nel rispetto altrui come nella vita vera, bisogna educare i ragazzi a non insultare e a far capire quanto insulti così potrebbero risultare gravi. Ho saputo di una bambina che a 8 anni stava su discord e faceva gacha life, è stata insultata talmente tanto che si è tolta la vita. Ancora una volta ribadisco l’importanza delle limitazioni di età per la navigazione sul web.
Gli hacker sono forse la parte minore del problema e l’unico danno che potrebbero fare è rubare un account a un adolescente oppure doxarli. Chiaramente per un adolescente è pesante farsi rubare l’account con centinaia di follower. In questa situazione è consigliabile rivolgersi alla polizia informatica o semplicemente avvisare i genitori e trovare una soluzione… dopotutto è un account le cose si possono repostare e non è la fine del mondo.
Ma se il web è così pericoloso come risolvere il tutto?
Semplice, innanzitutto si dovrebbe alzare il limite di età per utilizzare i social e, nell’ideale assoluto durante la registrazione verificarsi con una carta di identità. Ma dato che nessuna delle due (soprattutto la seconda) al momento sono fattibili ecco alcuni consigli.
Ai genitori: parlate con i vostri figli, informateli sui pericoli del web e su ciò che le loro azioni potrebbero causare, siate comprensivi e se vedete vostro figlio chiuso fategli capire che si può fidare di voi, se c’è qualche problema non sminuitelo ma chiedetegli come potreste aiutarlo e cercate di comprenderlo e se i vostri figli hanno meno di 14 anni aprite YouTube e mettete il filtro kids, su tiktok controllate chi cercano o guardano in modo da poter prendere provvedimenti in caso.
Ai ragazzi: ragazzi i limiti di età esistono per un motivo, se volete stare sui social stateci ma appena notate qualche cosa avvisate con i genitori, parlateci che non sono vostri nemici. Certo a volte potreste pensare che sono rompiscatole che non vi capiscono e che vogliano solo vedere risultati a scuola ma se lo fanno è per il vostro bene. Se avete un problema non chiudetevi su un social o sui videogiochi, non sprecate tempo prezioso ma parlatene, cercate di risolverlo, e se il problema è online… beh bloccate chi ve lo causa e se siete rimasti feriti da qualcosa parlatene con i vostri genitori. Il cyber bullismo, l’hacking, l’adescare sono tutti reati punibili dalla legge per cui denunciate.
Quante volte vi capita di vedere al ristorante un bambino di 5/6 anni al tavolo vicino con in mano un Tablet, o un bambino di 4 chiedere alla madre il telefono per giocare? Che male ci sarà direte voi? Il problema è che ormai il tablet
o il cellulare hanno preso il posto di un giocattolo, vengono dati ai bambini per farli stare buoni e spesso non vengono neanche controllati. C’è un motivo se esiste un limite di età per navigare sui social o in internet (in Italia 14 e nel resto del mondo 13) anche se forse sarebbe il caso di alzarlo di un po’ per tutti i problemi che il web può causare a un bambino o a un ragazzo in via di sviluppo. Ma vediamo perché
Molti ragazzi iniziano ad utilizzare il cellulare o il computer o in generale i dispositivi elettronici sin da piccoli, e fino a che si limitano a dei giochi innocui come vestire le principesse o “Dov’è la mia acqua?” non è un problema. Il problema è quando i bambini entrano in contatto con il mondo online, con i social network dato che spesso i genitori non li controllano ne seguono e i bambini non imparano a controllare la situazione o a controllare se stessi. La maggior parte dei bambini riceve un telefono a un età che via via è sempre più ridotta. Mia sorella ebbe il suo primo telefono a 10 anni e mia cugina a 9, e ciò costituisce un enorme problema soprattutto se non vi sono dei genitori attenti a seguire i loro figli. Purtroppo su internet si trovano adescatori, esempi sbagliati, leoni da tastiera, hacker, e potrei andare avanti per ore. Una bambina che inizia a postare su instagram spesso non sa come rispondere se un 30’enne le va a scrivere e magari non lo dice ai genitori perché non pensa sia grave, come un adolescente che già ha i suoi problemi non va a parlare ai genitori di un cyber bullo, ne tantomeno i genitori di un cyber bullo sanno che cosa faccia il loro figlio online, ma vediamo uno per uno i rischi di internet approfondendoli.
Partiamo dagli adescatori.
Su internet è pieno di persone adulte che si fingono adolescenti o giovani per adescare i bambini e rapirli o peggio. Ma che significa adescare? Adescare significa instaurare un rapporto di fiducia con una persona fingendosi qualcun altro, magari un suo coetaneo. Spesso le più bersagliate sono le bambine di 12 o 13 anni che con i social sono ancora alle prime armi. Magari conoscono il loro adescatore su app di messaggistica, e iniziano a parlargli credendolo massimo di due o tre anni più grande. Dopo qualche giorno che parlano l’adescatore proporrà un incontro alla ragazza e la ragazza accetterà pensando che a scriverle sia l’unica persona al mondo che riesca a capire i suoi problemi. Dato che la bambina è abituata nella maggior parte dei casi a uno scarso controllo da parte dei genitori riguardo l’ambito tecnologico e sociale ella acconsentirà all’incontro. Tuttavia la bambina se ne pentirà dopo aver scoperto che il suo “amico” non era chi diceva di essere e spesso, purtroppo, non viene mai raccontato dalla vittima.
Passiamo agli esempi sbagliati.
Su internet è pieno di aspiranti webstar e influencer, tra tiktok, instagram, twitch, youtube e così via… Ma dov’è il problema qua? Il problema sta nel fatto che alcuni personaggi famosi pur sapendo di avere un enorme seguito fanno sfide rischiose o video che potrebbero dare un cattivo esempio a un bambino, si guardi per esempio com’è andato il caso dei The Borderline in cui è rimasto coinvolto un bambino di 5 anni. Chiaramente questo articolo non va ad attaccare ogni singolo influencer o personaggio famoso, ma vuole attaccare quella categoria di persone che pur sapendo di essere seguita da bambini continua a fare cose pericolose o fuori luogo. Come evitarlo? Su YouTube esistono le restrizioni per bambini, applicatele per favore tramite le impostazioni in modo tale che i vostri figli possano crescere senza esempi sbagliati. L’educazione dopotutto dipende sia dai genitori che dalla scuola e in buona parte ormai anche dagli idoli dei più piccoli. Recentemente ho letto di una bambina di 10 anni che per fare una sfida su tiktok chiamata blackout nel quale doveva strozzarsi con una cintura temporaneamente è morta. Per questo un bambino a quell’età dovrebbe poter stare sul web solo se controllato.
Chi sono i leoni da tastiera? Che cos’è il cyber bullismo? Quali effetti provoca?
Partiamo con ordine per rispondere a tutte e tre le domande. I leoni da tastiera sono delle persone che si sfogano su persone che hanno incontrato online insultandole, mandando loro commenti volti a insultarli e perseguitando su ogni chat o ogni post. Insulti come “ammazzati” “chi ti vuole” “meriti di stare solo” “i tuoi genitori dovevano abortire” e potrei continuare per ore, insomma qualsiasi insulto volto a colpire nel personale un ragazzo fragile. Di solito i leoni da tastiera sono detti anche cyber bulli.
Il cyber bullismo è il bullismo che si verifica sui social e che porta gravi conseguenze come per esempio la depressione, e in molti casi, anche il suicidio. Chiaramente proprio perché si è dietro uno schermo questi insulti non dovrebbero valere niente, giusto? Sbagliato, purtroppo non è così semplice. Molti ragazzi si chiudono sui social per evitare i problemi nella vita di tutti i giorni e di conseguenza quando si ritrovano in situazioni simili a quelle che sono le loro problematiche quotidiane anche online perdono ogni speranza. Né il cyber bullo né la vittima che cede sono controllati dai genitori. Se il cyber bullo ricevesse un’educazione e un controllo così ferreo di certo non si comporterebbe così nei confronti dei malcapitati online, d’altro canto se la vittima fosse controllata dai genitori o parlasse con loro potrebbe ricevere un aiuto prima che sia troppo tardi. In generale come evitare che si creino cyber bulli? Semplice, fornire un’educazione ben precisa ai ragazzi sin dall’infanzia, il web è per tutti ovviamente ma nel rispetto altrui come nella vita vera, bisogna educare i ragazzi a non insultare e a far capire quanto insulti così potrebbero risultare gravi. Ho saputo di una bambina che a 8 anni stava su discord e faceva gacha life, è stata insultata talmente tanto che si è tolta la vita. Ancora una volta ribadisco l’importanza delle limitazioni di età per la navigazione sul web.
Gli hacker sono forse la parte minore del problema e l’unico danno che potrebbero fare è rubare un account a un adolescente oppure doxarli. Chiaramente per un adolescente è pesante farsi rubare l’account con centinaia di follower. In questa situazione è consigliabile rivolgersi alla polizia informatica o semplicemente avvisare i genitori e trovare una soluzione… dopotutto è un account le cose si possono repostare e non è la fine del mondo.
Ma se il web è così pericoloso come risolvere il tutto?
Semplice, innanzitutto si dovrebbe alzare il limite di età per utilizzare i social e, nell’ideale assoluto durante la registrazione verificarsi con una carta di identità. Ma dato che nessuna delle due (soprattutto la seconda) al momento sono fattibili ecco alcuni consigli.
Ai genitori: parlate con i vostri figli, informateli sui pericoli del web e su ciò che le loro azioni potrebbero causare, siate comprensivi e se vedete vostro figlio chiuso fategli capire che si può fidare di voi, se c’è qualche problema non sminuitelo ma chiedetegli come potreste aiutarlo e cercate di comprenderlo e se i vostri figli hanno meno di 14 anni aprite YouTube e mettete il filtro kids, su tiktok controllate chi cercano o guardano in modo da poter prendere provvedimenti in caso.
Ai ragazzi: ragazzi i limiti di età esistono per un motivo, se volete stare sui social stateci ma appena notate qualche cosa avvisate con i genitori, parlateci che non sono vostri nemici. Certo a volte potreste pensare che sono rompiscatole che non vi capiscono e che vogliano solo vedere risultati a scuola ma se lo fanno è per il vostro bene. Se avete un problema non chiudetevi su un social o sui videogiochi, non sprecate tempo prezioso ma parlatene, cercate di risolverlo, e se il problema è online… beh bloccate chi ve lo causa e se siete rimasti feriti da qualcosa parlatene con i vostri genitori. Il cyber bullismo, l’hacking, l’adescare sono tutti reati punibili dalla legge per cui denunciate.